TREKKING URBANO A CORI |
Il nostro corpo ha bisogno continuo di movimento per conservare una buona efficienza. E' risaputo che ogni forma di attività fisica, in generale, porta molteplici giovamenti alla salute dell'organismo.
Il trekking è un'attività motoria profondamente diversa da quella tradizionale eseguita in palestra, proprio perché, innanzitutto, è da effettuarsi all'aria aperta, e quindi in un atmosfera salubre e pulita.
Inoltre il trekking non spaventa le persone sedentarie, abituate alle comodità della poltrona o costrette a passare ore ed ore di tempo seduti alla scrivania per lavoro. Infatti l'immagine della fatica, del sudore e dell'affanno dello sportivo durante lo sforzo fisico, non invita certo l'anziano, il pigro o il lavoratore stanco ad affrontare un ulteriore sforzo. La figura invece di una camminata tranquilla nel bosco, in compagnia di un amico, stimola queste persone ad alzarsi dalla propria sedia e a cominciare il movimento. La mancanza di movimento porta a lungo andare all'invecchiamento precoce di organi ed apparati: il tessuto muscolare diventa flaccido e debole, le ossa più fragili, le articolazioni meno mobili, la cartilagine degenera, la coordinazione generale peggiora, aumentano i difetti posturali, e quindi i rischi di dismorfismi della colonna vertebrale. Ma quello che è più grave è l'effetto che si ha a livello delle funzioni vitali: il cuore si indebolisce e il miocardio perde la capacità di contrarsi efficacemente per svolgere la funzione di pompa; il sangue scorre con difficoltà e la parete dei vasi si indurisce aumentando il rischio di malattie cardiocircolatorie; l'efficienza dei polmoni diminuisce e la capacità di introdurre ossigeno risulta sempre più difficoltosa; il metabolismo rallenta e le malattie come obesità e diabete sono più frequenti. Conoscere gli effetti negativi dell'ipocinesi può essere uno stimolo in più a concedere spazio al movimento, alla personalità, alla fantasia: dalle nostre poltrone, apriamo la porta e cominciamo a camminare… i benefici saranno grandiosi!
Il trekking è un'attività motoria profondamente diversa da quella tradizionale eseguita in palestra, proprio perché, innanzitutto, è da effettuarsi all'aria aperta, e quindi in un atmosfera salubre e pulita.
Inoltre il trekking non spaventa le persone sedentarie, abituate alle comodità della poltrona o costrette a passare ore ed ore di tempo seduti alla scrivania per lavoro. Infatti l'immagine della fatica, del sudore e dell'affanno dello sportivo durante lo sforzo fisico, non invita certo l'anziano, il pigro o il lavoratore stanco ad affrontare un ulteriore sforzo. La figura invece di una camminata tranquilla nel bosco, in compagnia di un amico, stimola queste persone ad alzarsi dalla propria sedia e a cominciare il movimento. La mancanza di movimento porta a lungo andare all'invecchiamento precoce di organi ed apparati: il tessuto muscolare diventa flaccido e debole, le ossa più fragili, le articolazioni meno mobili, la cartilagine degenera, la coordinazione generale peggiora, aumentano i difetti posturali, e quindi i rischi di dismorfismi della colonna vertebrale. Ma quello che è più grave è l'effetto che si ha a livello delle funzioni vitali: il cuore si indebolisce e il miocardio perde la capacità di contrarsi efficacemente per svolgere la funzione di pompa; il sangue scorre con difficoltà e la parete dei vasi si indurisce aumentando il rischio di malattie cardiocircolatorie; l'efficienza dei polmoni diminuisce e la capacità di introdurre ossigeno risulta sempre più difficoltosa; il metabolismo rallenta e le malattie come obesità e diabete sono più frequenti. Conoscere gli effetti negativi dell'ipocinesi può essere uno stimolo in più a concedere spazio al movimento, alla personalità, alla fantasia: dalle nostre poltrone, apriamo la porta e cominciamo a camminare… i benefici saranno grandiosi!
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