lunedì 12 ottobre 2015

"Anche i bambini corrono"

Correre per gioco è tipico dei bambini, ma quando la corsa diventa uno sport in cui cimentarsi come occorre comportarsi? Quando si vuole introdurre un bambino alla corsa è fondamentale comprendere che fisiologicamente e psicologicamente il bambino è molto diverso da un adulto.
Alcune differenze fisiologiche tra adulto e bambino
1.Il consumo di ossigeno di un bambino è maggiore del 20% circa. Quindi il bambino fa più fatica a correre.
2.A causa della massa inferiore, il massimo consumo di ossigeno è nettamente inferiore a quello degli adulti. Quindi la potenza aerobica è più bassa.
3. La potenza anaerobica è decisamente minore; il bambino non riesce a produrre e a sopportare elevate concentrazioni di acido lattico.
4.A parità di consumo di ossigeno, i bambini tendono a ventilare di più rispetto agli adulti.
5.A causa di un basso livello di ormoni androgeni, i bambini rispondono molto di meno ai lavori di potenziamento muscolare.
Le differenze psicologiche.
Minore sopportazione della fatica e una gestione delle negatività sicuramente non ottimale.
A ciò si somma una minore determinazione che non aiuta di certo a non sentire la fatica.
E' fondamentale che l’adulto lo aiuti a costruire strategie positive di gestione della sconfitta, evitando ogni sottolineatura dell’evento negativo.
Occorre considerare poi che il bambino non ha presente la differenza fra sogno e obiettivo.
Se il bambino sogna di vincere una maratona per lui importante, sarà saggio insegnargli che nella vita è utile procedere per gradi, allenarsi e partecipare a diverse gare prima di quella "dei suoi sogni". Questo è di sicuro utile a costruire di una sana mentalità sportiva.
In ogni caso lo sport è fondamentale per la socializzazione e per abituarsi ad uno stile di vita sano sin da piccoli.

Nessun commento:

Posta un commento