lunedì 18 gennaio 2016

Celiachia: il mio nemico è il glutine!

La celiachia è un intolleranza permanente al glutine. L’incidenza di questa intolleranza è stimata in un soggetto ogni 100 persone; ad oggi ne sono stati diagnosticati poco più di 100.000, considerando che potenzialmente sarebbero 600.000.
Cos'è il glutine?
Una sostanza proteica contenuta in alcuni cereali: frumento, farro, kamut, orzo, segale, avena*, spelta, triticale. 
La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che attualmente garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.
L'intolleranza al glutine si evidenzia a distanza di circa qualche mese dall’introduzione del glutine nella dieta con un quadro clinico caratterizzato da diarrea, vomito, anoressia, irritabilità, arresto della crescita o calo ponderale.
Nelle forme che esordiscono più tardi, 2°-3° anno di vita,in genere prevalgono altri sintomi quali:
– deficit dell’accrescimento della statura e/o del peso, ritardo dello sviluppo ponderale, dolori addominali ricorrenti, anemia sideropenica.
Anche nell’adulto le manifestazioni cliniche sono molto varie:quadro classico di malassorbimento (forma tipica) con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple; altri,riferiscono uno o più sintomi cronici spesso estranei all’apparato digerente (forma atipica)es. anemia sideropenica.
Sono, inoltre,comuni disturbi quali:crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore delle caviglie, dolori ossei, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici,.
Esistono anche soggetti che non lamentano sintomi (forma silente) e vengono diagnosticati perché nell’ambito familiare c’è una persona affetta da celiachia.
E poi esiste anche una forma potenziale o latente che si evidenzia con esami sierologici positivi ma con biopsia intestinale normale.
Come posso sapere se sono celiaco?
La diagnosi di celiachia si effettua mediante dosaggi sierologici: gli AGA (anticorpi antigliadina di classe IgA e IgG), gli EMA (anticorpo antiendomisio di classe IgA). E’ stato messo a punto anche il test per il dosaggio di anticorpi di classe IgA, gli Anti-tranglutaminasi. Per la diagnosi di celiachia è però indispensabile una biopsia dell’intestino tenue dal cui esame istologico è possibile determinare l’atrofia dei villi intestinali.
 * Ministero della Salute: relazione annuale al Parlamento sulla celiachia (SETTEMBRE 2010): “per quanto riguarda l’avena, le evidenze sperimentali indicano che la stragrande maggioranza dei celiaci può tollerarla, tuttavia si preferisce precauzionalmente non includerla nella dieta priva di glutine soprattutto per il rischio di contaminazione.

vi invitiamo a consultare www.celiachia.it per approfondimenti
qui trovi l'ELENCO dei PRODOTTI SENZA GLUTINE dal Registro Nazionale del Ministero della Salute

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